in previsione, per giustificare rendimenti altalenanti e continue pause. L'arrivo di Alves a Berlino e' accolto con entusiasmo dai tifosi, che gia' immaginano un salto di qualita'. L'entusiasmo e' subito smorzato dalla rivelazione di un giornale di Berlino che pubblica che il contratto e' solo di sei mesi poiche' il procuratore del giocatore intende Berlino, come tappa di transito per lidi piu' produttivi. L'inizio del rapporto e' gia' quindi compromesso con i tifosi. Nell'ambito della squadra invece si crea delle simpatie e si integra subito in maniera collaborativa con i compagni, fuori e dentro il campo. Il primo anno sono 4 gol in 14 presenze. L'Hertha e' sesto..non e' da Champion's ma e' considerato un buon risultato. Decide di allungare il contratto. L'Europa centrale e settentrionale non sempre pero' e' gradita a lungo termine ai sudamericani. La moglie comincia a rimostrare la propria insoddisfazione. Lui stesso non e' convinto di aver fatto la scelta giusta. Comincia a mostrare alti e bassi nel rendimento, diventa vittima preferita dei tabloid per le sue vezzose manie di esibizionismo. Si presenta in pelliccia bianca con solo gilet e catene d'oro al collo alla cena di Natale della societa'. I tifosi cominciano a pensare che il capitale della societa' speso solo per un giocatore di simili pretese non sia stata una buona operazione. Alex salta da un problema all'altro. Si ossigena i capelli, spesso inventa scuse poco plausibili per giustificare ritardi o assenze agli allenamenti. Dopo che a piu' riprese gli sono state comminate multe per eccesso di velocita'con conseguente ritiro di patente, la societa' decide di farlo scarrozzare da un autista. L'elenco di stranezze continua. Richiede delle analisi sostenendo che ha una digestione troppo lunga e con conseguenti certificati medici si astiene piu' che volentieri dagli allenamenti. Marca visita per una trasferta a Wolfsburg ma segue ugualmente la squadra per poi eclissarsi nei vari centri commerciali a fare smodato shopping. In campo continua ad avere alti e bassi. Addirittura contro il Colonia nel 2000 segna dopo 3 secondi dalla ripresa del gioco, direttamente da centrocampo quello che gli varra' il titolo di Tor des Jahres per il 2000. Il gol dara' il via poi alla rimonta da 0-2 a 4-2 per l'Hertha. Ha anche estemporanei momenti di follia pero'. Con un gancio al fegato colpisce da dietro Nico Kovac, del Leverkusen, che tentera' una reazione vendicativa, scatenando una rissa sedata con difficolta' dai presenti sul terreno di gioco. Il consuntivo personale di quei 4 anni non e' malvagio...25 reti in 81 presenze. L'Hertha si qualifica regolarmente per la coppa Uefa, anche se non per espresso merito di Alves, ma per una certa penuria di concorrenza. Intanto si separa dalla moglie. Lei torna in Brasile. Alves non ha piu' la testa nel calcio, cerca di salvare il matrimonio e soprattutto sente la mancanza della figlia. Dieter Hoeness lo esorta a divorziare. Ma ormai Alves non e' piu' motivato a rimanere. L'Hertha ormai consapevole che l'investimento si e' rivelato un flop lo lascia andare. Continua a pagargli una parte dello stipendio da contratto fino a che non trovera' un altro sodalizio a cui accasarsi. Alla sua partenza dichiarera' che... "e' stata la fase peggiore della mia carriera"... Ma dopo pochi mesi i problemi diventano altri. All'Atletico Mineiro non e' a suo agio. Divorziera' definitivamente dalla moglie e le spese successive gli causano salassi economici. Anche sua madre si ammala gravemente e il contesto calcistico lo vede ormai fuori gioco. L'Atletico gli dara' il benservito accampando motivi disciplinari, dopo che aveva insultato i fans durante una seduta di allenamento.. Comincia allora a pensare di aver fatto un'idiozia a lasciare l'europa. Tentera' in tutti i modi di ritornarci. Ma la reputazione ormai fa si che non ci siano clienti disposti a dargli una nuova occasione. Le frustrazioni, un principio di trascuratezza cominciarono anche a fargli crescere la pancia. Aspetta una risposta dall'Alemannia Aachen, che non arriva. Prova a proporsi in Cina dove rimediera in due mesi, solamente un'infezione alle vie orali. Concludera' in maniera anonima in serie B greca...un anno e mezzo presso il Kavala. Concludera' definitivamente l'attivita' nel 2009. Una vita sportiva, che avrebbe potuto avere migliori sviluppi conclude il suo ciclo calcistico in modo anonimo. Tre anni dopo comincera' una fase sofferta e triste che si concludera' tragicamenteIl 14 novembre del 2012..Alves se n’è andra'...., lasciando la moglie e la famiglia tutta, in preda allo sconforto totale. Non si è mai abbastanza preparati per un lutto. Alex Alves si spegnera' all’età di 37 anni per una brutta forma di leucemia. L’attaccante, che aveva scoperto la sua malattia soltanto pochissimi mesi prima, era stato costretto al ricovero immediato per arrestarne la crescita e il decorso. Ad un mese di distanza dal ricovero, il giocatore perdera' la sua battaglia contro la leucemia con grande stupore del popolo brasiliano. Ricorrera' persino al trapianto di midollo osseo per spuntarla. Tuttavia il trattamento non è bastera' per avere la meglio sulla patologia. Il quadro clinico, in tempi sorprendentemente stretti, collassera' fino alla sua dipartita. Nonostante tutti i gol segnati in carriera, Alex Alves non è mai stato convocato nella Nazionale maggiore. La sua, tuttavia, resta una storia calcistica di tutto rispetto: l’attaccante ha conquistato un campionato brasiliano, una coppa di Lega tedesca, e tanti altri piccoli successi nelle competizioni minori. Rimarra' per sempre identificato con il suo gol da centrocampo segnato il 30 settembre del 2000. Un gol che restera' nella storia della Bundesliga.
https://www.youtube.com/watch?v=b5WpHbRNj1U
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