lunedì 7 maggio 2018

57) 1975 - I PERSONAGGI: ERWIN KOSTEDDE, IL PRIMO ''COLORED'' IN NATIONALMANNSCHAFT. "Erwin Shuffle".


Nato a Munster nel maggio del 1946 da madre tedesca e padre afroamericano sin da piccolo fatica ad integrarsi in un contesto sociale di diffidenza e alienazione verso gente con la pelle nera. La sua salvezza sono i jeans che lo distinguono come un afro di provenienza americana e non africana. Basta poco tra i bambini. Dimostra subito un indole poco portata al sacrificio e al lavoro e sara' sua ammissione una volta affermato, che preferiva passare il tempo in case da gioco o al tavolo di un bar
piuttosto che lavorare o allenarsi. E' da ragazzo che il suo estro e il suo tipo di gioco virtuoso tendente a saltare l'uomo lo identifica con un suo numero tutto speciale che sara' definito "Erwin Shuffle". Dal Preussen Munster prima societa' passa al MSV Duisburg. Sempre per tutta la carriera dovra' combattere contro il disappunto e l'intolleranza raziale dei tifosi di casa e non. Figuriamoci se possa ambire a giocare in nazionale. Dopo uno scontro verbale con Giula Lorant, lascia il ritiro e si libera del MSV per andare all'Alemannia Aachen. Durante una passeggiata un emissario dello Standard Liegi lo avvicina e lo convince a firmare per la squadra belga. Era gia' in procinto di passare al TSV 1860 per cui dovette
 

 rifugiarsi in Belgio e attendere che le cose si fossero chiarite. Venne concesso di giocare a Liegi dove nel 1971 diverra capocannoniere del campionato belga. Per lo standard un consunto di 43 reti in 52 partite. Torna in Germania in Zweite con I Kickers di Offenbach e colpo su colpo e soprattutto grazie ad una tripletta contro i rivali dell'Eintracht Frankfurt comincia a ingraziarsi i tifosi. Un diniego da parte di un officina di occuparsi del guasto della sua auto per questioni di colore lo porta ad esternare il suo disgusto per l'idiozia del genere umano. Ovunque viene accolto con insulti e diffidenza ma sono i risultati che parlano per lui. Con i Kickers arriva la tanto bistrattata convocazione in nazionale. Saranno solo tre. L'esordio contro Malta, la trasferta a Wembley contro la nazionale inglese e un 1-1 contro la Grecia. Inviso ai giocatori di Bayern e Borussia verra' presto messo da parte. Il suo rendimento costante in bundesliga lo porta pero' ad essere uno dei giocatori piu' richiesti e costosi. Dal Kicker passera' all'Hertha Berlino e quindi al Borussia Dortmund dove trovera' regolarmente la tifoseria contro. Stanco di questo trattamento discriminatorio, dopo un ritorno breve allo Standard si trasferisce al Laval in Francia. Squadra di media classifica dove Kostedde viene impostato a centrocampo. Nonostate cio' riesce a vincere la classifica cannonieri a parimerito con Delio Onnis con 21 reti nel 1979/80. Brucia gli ultimi fuochi in Zweite l'anno dopo, accasandosi al Werder Brema. Diventa presto un punto 
 

fondamentale per aiutare gli anseatici a risalire la china e dopo un incidente a Kuno Klotzer attuale allenatore, la squadra e' affidata a Otto Rehhagel che punta su di lui per tornare in Bundesiga. Ci riuscira' e dopo un anno ancora di permanenza sul Weser, dopo un bilancio di 75 partite e 38 gol totali, chiudera' la sua carriera nell'Osnabruck nel 1983. A eccezione di piccoli peccati di gioventu', fino a quel momento la carriera di Kostedde rimase immacolata. Terminata la carriera la sua poca dimestichezza in ambito amministrativo lo porta a sperperare e fare investimenti sbagliati. La sua frequenza regolare di case da gioco fa il resto. Nello stesso periodo avvenne una rapina presso una sala giochi e per alcuni testimoni lo stesso Kostedde avrebbe fatto parte del gruppo che assalto' l'esercizio. I tabloid ci ricamarono su e dopo un arresto e testimoni farsa venne recluso per sei mesi di custodia cautelare. Assolto pienamente, al rilascio, viene risarcito con la misera somma di 3000 DM che lo 
 
 
faranno sentire miseramente elemosinato. Il fatto di essere ricordato esclusivamente per questo episodio e non per i 98 gol su 219 partite in Bundesliga, una media da Fritz Walter, Ailton e Stefan Kuntz se vogliamo, o per i suoi 51 gol in 67 partite a Liegi, tanto per gradire, lo prostrano e lo fa cadere in depressione. A Offenbach e' ancora una leggenda. Nel 1994 viene fondata una fanzine dal titolo "Erwin" che produrra per 13 anni e ben 65 edizioni. Ora vive con la moglie ma l'episodio lo ha segnato e deluso. La sua sensazione si e' avverata, restera' forse piu' famoso per essere stato vittima di un errore giudiziario che non per essere stato, in un periodo di alto livello, tecnico calcistico, il primo giocatore di colore a giocare per la Nationalmanschaft.
Dopo tutto anche tra Noi, in quanti conoscevano la sua storia...? ;)
 
 

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