lunedì 7 maggio 2018

95) 1978 - I PERSONAGGI - PIERRE LITTBARSKI - Il funambolo.

 In un calcio sempre meno avvezzo al concetto di fedeltà ai colori di un club, una storia come questa puo' gia' sembrare una rarita' anche se fino ad una decina di anni fa era abbastanza frequente che un calciatore potesse vestire anche una sola maglia per tutta la sua carriera. Pierre Littbarski scelse quella del Colonia e la difese per ben quindici anni con una sola parentesi francese per un totale di 415 presenze, ma questo forte legame al territorio natio sembra contrastare con la piega da giramondo
che ha preso in seguito la sua carriera soprattutto di allenatore. Nato il 16 aprile 1960 a Berlino Ovest, egli non incarno' certamente almeno a livello fisico il prototipo dell’atleta tedesco: seppe pero' sfruttare al meglio i suoi 168 centimetri d’altezza diventando una delle ali destre più forti e prolifiche e dribblomani della storia del calcio. Andatura dinoccolata, pallone attaccato ai piedi, finte e controfinte sempre con un fine di squadra mai a scopo personale...Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Schöneberg e poi del Hertha Zehlendorf, Littbarski ad appena diciotto anni firma il suo primo contratto con il Colonia conquistando in breve tempo uno spazio importante nella rosa tanto da diventare titolare gia' al secondo anno dimostrando anche crescente confidenza con il gol. Punto fermo dell’Under 21, nel 1981 ricevette anche la sua prima convocazione in Nazionale maggiore festeggiando in campo l’evento con una doppietta all’Austria. La carriera nel Colonia prosegue positivamente raggiungendo anche la doppia cifra in classifica marcatori, ma fu con la Germania che arrivarono probabilmente le maggiori emozioni. Prima una finale dell’Europeo Under 21 persa nonostante la tripletta infilata alle spalle del portiere dell’Inghilterra, poi la cavalcata fino alla finale in Spagna nel 1982 dove con i compagni 
 

dovette arrendersi alla forza dell’Italia. Nel 1986 arriva la grande occasione per provare a vincere un trofeo prestigioso con il Colonia ma nella finale di Coppa UEFA fu il Real Madrid a prevalere lasciando a bocca asciutta Litti che dovette quindi accontentarsi di due Coppe di Germania. Con un ruolo da comprimario, partecipa comunque alla spedizione mondiale della Germania nel 1986 per poi trascorrere una stagione in Francia tra le fila del Racing Club Matra Paris. Rientrato al suo Colonia, Littbarski inanella una nuova delusione agli Europei del 1988 salvo poi rifarsi finalmente in Italia nel 1990. Il suo Mondiale inizia come riserva a causa della scarsa fiducia in lui riposta dal ct Beckenbauer salvo poi trovare gol e maglia da titolare nel corso della competizione pur restando a guardare i compagni battere l’Inghilterra e conquistare la finale. Nella riedizione dell’ultimo atto di quattro anni prima contro l’Argentina pero' viene schierato dal primo minuto conquistando sul campo la Coppa del Mondo, primo ed unico successo ottenuto con la Germania: l’ala infatti decise quel giorno, ad appena trent’anni di rinunciare alle future convocazioni salutando dal vertice piu' alto della carriera di un calciatore. Dopo altri tre anni, per Littbarski arriva anche il momento di salutare il Colonia scegliendo di emigrare in Giappone per quattro stagioni tra JEF United e Vegalta Sendai: la formidabile ala tedesca dal dribbling ubriacante e le gambe da cavallerizzo, si ritira definitivamente dal calcio giocato nel 1997 dopo un altro centinaio di presenze nel Sol Levante. Negli ultimi anni da calciatore, Littbarski inizia a lavorare anche come allenatore e resta in Giappone fino al 2000 per poi tentare il ritorno in Germania come vice di Vogts al Bayer Leverkusen. La sua prima esperienza europea da titolare di una panchina fu a Duisburg nella stagione 2001/02 in seconda divisione ma il richiamo dell’estero non tarda a farsi sentire. Rientrato in Giappone per un paio d’anni a Yokohama, il tecnico tedesco scelse poi di tentare anche l’avventura australiana: nel 2005/06 conquista il titolo e la Champions League dell’Oceania con il Sydney. Dopo un altro anno giapponese, Littbarski ha allenato anche per qualche mese in Iraq prima di tornare in Europa per due stagioni alla guida del Vaduz, squadra del Liechtenstein che pero' partecipa al campionato Svizzero. Si tratta dell’ultimo passo prima del ritorno in Germania nel Wolfsburg: dal 2010 ha ricoperto il ruolo di viceallenatore con una breve parentesi da tecnico titolare ed ora è da più di 4 anni il capo osservatore del club biancoverde.

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