lunedì 7 maggio 2018

98) I PERSONAGGI - MARIO BASLER - "Weissbier Mario"


E' Arduo capire se la figura di Mario Basler ha coinvolto l'interesse di stampa e appassionati, piu' per le sue doti calcistiche e i risultati conseguiti, o per gli scandali e le polemiche extracalcistiche di cui e' stato protagonista durante e dopo la conclusione della sua carriera."Se avessi voluto correre avrei scelto atletica e avrei partecipato alla maratona...." Cosi' alla fine della prima stagione con il Kaiserslautern, Mario Basler a solo 19 anni risponde a chi lo riprende sul suo scarso impegno in
campo e alla sua poca predisposizione agli allenamenti e il sacrificio. Nato a Neustad an der Weinstrasse ( E' gia' tutto dire...) il 18 dicembre 1968 sin da bambino nelle giovanili della sua cittadina dimostra di prediligere l'utilizzo del suo genio da fermo e i suoi grossi mezzi tecnici, al fondo e la mobilita' che il gioco del calcio richiede. Viene cercato dal Kaiserslautern e per 4 anni fara' parte delle giovanili ma proprio la sua scarsa indole alla corsa posticipera' il suo esordio proprio all'ultima giornata del campionato 88/89 contro il Bayer Leverkusen. Spedito in Zweite al Rot Weiss 
Essen viene impiegato regolarmente. Saranno 54 presenze con 6 reti prima di essere trasferito all'Hertha Berlino sempre in serie minore dove dapprima sara' utilizzato come difensore. Poi con l'arrivo di 
 

Gunter Sebert, di nuovo utilizzato a centrocampo concludera' la sua esperienza nella capitale con 12 gol in 44 presenze. Il ritorno al Kaiserslautern salta perche' non viene ancora ritenuto maturo. Lo vuole Otto Rehhagel per il suo Werder. Posizionato trequartista senza incarichi di marcatura Basler da il meglio di se e alla seconda stagione vince la classifica cannonieri ben sostenuta, dalla sua precisione sui calci da fermo. Diventa lo specialista dei gol direttamente dal calcio d'angolo e in una sola stagione con il Werder ne mettera' a segno 3. Con il Werder vincera' due supercoppe e una DFB Pokal di cui pero' non sara' protagonista decisivo. La sua vita notturna, la sua vena polemica e senza peli sulla lingua lo rendono ambiguamente amato e contemporaneamente odiato. Gli affibiano il Nomignolo di "Mario Weissler" o "Weissbier Mario" per la sua passione per la bionda torbida bevanda. Il passaggio al Bayern e' annunciato prima del termine del campionato 95/96. Nonostante una fedina non propriamente immacolata si trasferisce sull'Isar dove cozza in fretta per la sua poca disponibilita' alla corsa e alla battaglia, con la figura carismatica e affermata di Lothar Matthaus. Al Bayern fara' delle buone annate e sara' il marcatore al 90' con una delle sue punizioni, del gol decisivo contro l'MSV Duisburg che 
 

decidera' la DFB Pokal del 1998. (2-1). Prendera' parte anche alla disgraziata finale di Champion's a Barcellona. In 2 minuti di follia e stupidita', nel recupero. il suo gol del vantaggio' segnato dopo pochi istanti, risultera' effimero, e dirottera la Coppa oltre Manica. La sua permanenza al Bayern dopo due titoli nazionali termina per motivi prettamente disciplinari. Trovato oltre gli orari consentiti dalla societa', dopo un giro di birrerie e locali notturni in compagnia del secondo portiere dei bavaresi Sven Scheuer viene messo fuori rosa e come il portiere mai piu' utilizzato. Questa volta e' proprio il Kaiserslautern a cercarlo e nel Palatinato giochera' gli ultimi 4 anni di carriera senza nessun titolo ne di squadra, ne individuale...Anche la sua vena realizzativa risulta un po' appannata tanto che in 91 presenze con i Roten Teufel realizzera solamente 8 reti. Campione d'Europa con la nazionale nel 1996, ma per un infortunio non pote' prendere parte alla fase finale in Inghilterra. Capocannoniere con 20 reti nella stagione 94/95. E' stato per ben 6 volte Tor des Monats tra il 92 e il 99 a testimonianza delle sue capacita tecnico balistiche. Concludera' in Qatar la sua carriera agonistica come giocatore dopo un solo anno di contratto. Si dara' alla carriera di trainer cominciando con il Regensburg e passando attraverso Eintracht Trier, Wacker Burghausen, e Rot Weiss Oberhausen fino al 2012.

 
 Alla prima intervista rilasciata ribadi'...
"I miei giocatori fuori dai 90' minuti possono fare cio' che vogliono...Andare a letto alle 19.00 non e' nei miei metodi di gestione. "
Attualmente e' commentatore per una rete tedesca privata, studio 71 affiliata a You Tube, con la quale ha commentato le partite del mondiale in Brasile.
Di seguito alcune delle frasi tra le piu' famose di Mario Basler.....
"In realta' io sono un bravo ragazzo...ma sono consapevole che posso anche stare sul culo..."
"Non mi impegno..? Io faccio in un'ora cio' che gli altri fanno in otto..."
"Saluto mia mamma...mio papa'....e soprattutto i miei genitori... "
"Quando mostro il dito ai tifosi so che poi mi fischieranno...ma questo mi aiuta a concentrarmi di piu' durante la partita.."
" Il 50 per cento dei giocatori mi odia.."
Dopo l'ictus che colpi' Dieter Hamann...
" Credo che si stia riprendendo....me lo ha detto questa notte sua moglie..."
" In tutte le societa' in cui ho giocato mi sono trovato male..."
All'arrivo di Djorkaeff al 1FCK
" Io non mi metto a parlare francese per un solo giocatore...Chi mi capisce mi capisce..."
"Ancora oggi la colpa di tutto cio' che succede e' di Mario Basler..."
 

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